
Investire sullo sviluppo personale significa scegliere di crescere in modo consapevole, sia come professionista sia come parte di un’organizzazione. Oggi il lavoro richiede molto più delle competenze tecniche: per muoversi con sicurezza in contesti dinamici servono lucidità, capacità di comunicare, flessibilità mentale e una buona gestione delle relazioni.
Tutto questo rientra nelle soft skills, un insieme di abilità trasversali che definiscono il modo in cui interagiamo, prendiamo decisioni, collaboriamo e affrontiamo situazioni nuove. Parliamo, ad esempio, di comunicazione efficace, problem solving, intelligenza emotiva, gestione del tempo, pensiero critico, leadership, adattabilità. Competenze che, se allenate, rendono il lavoro più scorrevole e aumentano la qualità dei risultati.
In quest’ottica si inserisce il nuovo catalogo corsi di Howay, che propone percorsi formativi organizzati per aree di apprendimento e completamente personalizzabili. Questo permette a privati, aziende e team HR di costruire programmi su misura, calibrati sugli obiettivi professionali e sulle necessità interne.
Tra queste aree in questo articolo presentiamo il pacchetto dedicato al Personal Development: un insieme di corsi pensati per rafforzare mindset, soft skills ed efficacia personale. Nei prossimi paragrafi entreremo nel dettaglio corsi previsti, pensati per migliorare performance, relazioni, gestione delle responsabilità e sicurezza professionale, elementi sempre più decisivi nel mondo del lavoro contemporaneo.
Il primo percorso formativo del pacchetto è il corso dedicato alla Gestione intelligente degli errori, che affronta uno dei punti più delicati della crescita personale e professionale: il modo in cui percepiamo e viviamo i nostri sbagli. In molti contesti l’errore è associato a giudizio, imbarazzo, fallimento o perdita di credibilità, e questa pressione genera un circolo vizioso fatto di autosabotaggio, evitamento e rigidità mentale.
Il percorso aiuta a ribaltare questa prospettiva: l’errore non è un marchio da cancellare, ma un’informazione preziosa da leggere con lucidità. Comprendere ciò che non ha funzionato permette infatti di modificare processi, comunicazioni e abitudini con maggiore consapevolezza.
Durante le lezioni si analizzano anche gli ambienti professionali in cui gli errori “non sono ammessi”, come sanità, trasporti o contesti ad alta complessità. Queste realtà offrono spunti interessanti: non perché siano infallibili, ma perché si basano su una forte cultura della fiducia, del feedback tempestivo e della capacità di riconoscere segnali deboli prima che diventino problemi. Capire come lavorano permette di trasferire buone pratiche in qualunque organizzazione.
Il corso, rivolto a professionisti, manager, educatori e studenti, fornisce strumenti pratici per gestire la paura dell’errore, ridurre lo stress e adottare un mindset orientato all’apprendimento. Si esplorano tecniche per costruire conversazioni di feedback più sane, strategie per affrontare il fallimento senza blocchi emotivi e metodi di problem solving utili a ripartire con più lucidità. L’obiettivo finale è trasformare l’errore in un alleato: un passaggio naturale del processo di crescita che, se gestito con intelligenza, rafforza relazioni, performance e consapevolezza professionale.
Il corso Comunicare con impatto in azienda, realizzato in partnership con Scuola Gestalt Coaching, nasce per aiutare professionisti e team a costruire relazioni più autentiche e conversazioni che lasciano davvero il segno. Comunicare in modo efficace non significa solo trovare le parole giuste, ma saper leggere il contesto, gestire le emozioni e scegliere consapevolmente come esprimersi. Per questo il percorso unisce competenze emozionali, tecniche comunicative e momenti di consapevolezza personale.
Uno dei pilastri del corso è la comunicazione assertiva, intesa come capacità di esprimere le proprie idee con chiarezza e rispetto, senza aggressività né passività. Imparare ad affermare i propri bisogni, porre limiti e dare feedback chiari è una delle competenze più richieste nei contesti organizzativi attuali. Accanto a questa, trova spazio anche la comunicazione non verbale, spesso trascurata ma fondamentale per cogliere segnali, intenzioni e stati emotivi che le parole non dicono. Postura, tono di voce, sguardo e ritmo diventano strumenti consapevoli per creare connessione e credibilità.
Il percorso include anche moduli dedicati all’intelligenza emotiva, all’ascolto attivo e alla gestione delle emozioni, con l’obiettivo di costruire conversazioni più efficaci anche quando emergono tensioni o incomprensioni. L’attenzione alla presenza consapevole aiuta i partecipanti a rimanere focalizzati, calmi e autentici, senza scadere nelle reazioni impulsive.
In sostanza, questo corso offre un approccio completo alla comunicazione professionale: concretezza, consapevolezza e relazioni più solide, dentro e fuori dall’azienda.
Il terzo percorso formativo è L’Arte delle Decisioni: tra numeri, istinto e responsabilità, che offre un metodo per scegliere con maggiore lucidità in un contesto lavorativo dove la complessità cresce e il tempo per riflettere diminuisce.
Decidere non è mai un gesto neutro: entrano in gioco abitudini consolidate, pressioni esterne e quei bias cognitivi che spesso distorcono la percezione della realtà senza che ce ne accorgiamo. Il corso parte proprio da qui, aiutando i partecipanti a riconoscere le dinamiche che influenzano le scelte e a costruire una maggiore consapevolezza del proprio “stile decisionale”.
Accanto alla riflessione teorica, il percorso introduce strumenti pratici per valutare alternative, leggere i dati in modo più critico e capire quando affidarsi all’intuizione, integrandola con l’esperienza professionale. Questo equilibrio tra numeri e istinto è fondamentale per prendere decisioni responsabili, soprattutto in situazioni incerte o ad alto impatto.
Le simulazioni e i casi reali rendono l’apprendimento applicabile fin da subito: i partecipanti si mettono alla prova con scenari complessi, esercitando la capacità di analizzare rischi, gestire l’incertezza e scegliere in modo più strutturato. Il risultato è un approccio decisionale più maturo, capace di migliorare la qualità del lavoro e la sicurezza con cui si affrontano le scelte quotidiane.
Il corso Mind & Message: neuroscienze applicate alla comunicazione è un altro percorso previsto nel pacchetto dedicato al Personal Development, che esplora cosa accade nella mente quando ascoltiamo, interpretiamo un messaggio o reagiamo a una parola.
L’obiettivo è capire come funziona davvero la comunicazione a livello cognitivo, così da progettare messaggi più incisivi e relazioni professionali più solide. Le neuroscienze offrono infatti una chiave preziosa: mostrano quali stimoli catturano l’attenzione, quali favoriscono la memoria e quali generano una risposta emotiva immediata. Su queste basi il corso introduce tecniche linguistiche efficaci, che si collegano alla Programmazione Neuro-Linguistica, utili per scegliere parole, metafore e strutture narrative che parlano alla mente razionale e a quella emotiva.
Accanto alla teoria, il percorso dedica ampio spazio alla pratica: ascolto attivo avanzato, esercizi di empatia, simulazioni di conversazioni complesse e momenti di sperimentazione in prima persona. I partecipanti imparano a gestire comunicazioni delicate, superare resistenze e modulare il proprio messaggio in base al contesto e all'interlocutore.
Il risultato è una comunicazione più consapevole, capace di influenzare senza manipolare e di generare fiducia anche nelle situazioni più impegnative. Un corso ideale per chi desidera rendere ogni parola un veicolo di impatto positivo e professionale.
Il multitasking dà l’illusione di essere produttivi, ma alla lunga prosciuga energie e porta ad un affaticamento che somiglia fin troppo al burnout lavorativo. Questo corso aiuta a ribaltare il modello “fare tutto e subito” e insegna a costruire una routine che protegge la concentrazione anziché disperderla. Si parte dalla consapevolezza dei propri limiti cognitivi: quando si è continuamente interrotti, la mente non riesce più a elaborare con lucidità, e il lavoro perde qualità.
Attraverso un percorso pratico, i partecipanti imparano a riconoscere ciò che davvero merita attenzione, ridurre le interferenze digitali e ritagliarsi slot di focus che permettono di lavorare in profondità. Il deep work viene affrontato come una competenza da allenare, fatta di piccoli rituali, organizzazione e ambienti che sostengono lo sforzo mentale invece di ostacolarlo.
Il risultato è un modo completamente diverso di gestire il tempo: meno reattivo, più intenzionale, più sano. Un metodo che porta maggiore stabilità mentale e riduce il rischio di sovraccarico, permettendo di avanzare sugli obiettivi con energia e continuità.
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