Howay e HR Forum: Formazione e Welfare per Dare Valore al Tempo
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Howay e HR Forum: Formazione e Welfare per Dare Valore al Tempo

Se dovessimo definire con un aggettivo il mondo del lavoro di oggi sceglieremmo probabilmente il termine “veloce”: una corsa continua per emergere tra i competitors, per adattarsi ai cambiamenti di settore, soprattutto per quanto riguarda la tecnologia, per aumentare la produttività e per espandersi sul mercato.

E se invece ribaltassimo la situazione, facendo diventare il rallentamento un valore aggiunto per fare formazione in modo efficace? È su questo interrogativo che si basa il nostro intervento presso l’HR Forum di Milano, il principale appuntamento italiano per il mondo del lavoro e dell’HR Management, che quest’anno si rinnova come primo evento italiano dedicato al People & Culture Management, riflettendo le trasformazioni nella società e nelle imprese.

Il nostro intervento spingerà a riflettere proprio sul valore del tempo, considerata ormai la risorsa più scarsa e preziosa in un modo che corre in modo frenetico per raggiungere i propri obiettivi in tempi brevissimi, al fine di non restare indietro.

Nei prossimi paragrafi andremo a raccontarti la nostra visione innovativa sulla formazione, chi conduce e chi interviene all’evento, cercando di rispondere alla domanda: la velocità coincide con efficacia e crescita?

Howay all’HR Forum: il tempo come risorsa preziosa

Al centro dell’intervento che faremo noi di Howay all’HR Forum di Milano è presente un’idea semplice ma spesso dimenticata: la formazione non è un optional da ritagliare “quando avanza tempo”, ma un’esperienza che dà significato al lavoro e permette alle persone di riconoscere ciò che le rende davvero uniche. 

Dal momento che una parte consistente delle competenze rischia di diventare superata entro pochi anni, diventa fondamentale costruire percorsi che aiutino a crescere senza invadere lo spazio personale, senza chiedere sacrifici continui e senza trasformare l’aggiornamento in una rincorsa infinita. È qui che welfare e formazione iniziano a parlarsi: creare benessere non significa solo offrire supporti o servizi, ma generare un contesto in cui l’apprendimento diventa un modo per prendersi cura della comunità interna e farla evolvere in modo sano.

Su questo punto si concentrerà l’incontro condotto da Elisabetta Ferrero, Business Training Consultant Howay, che porterà una lettura pratica e concreta del tema insieme a professionisti che vivono ogni giorno il cambiamento dall’interno delle loro realtà. 

Con lei ci saranno Luca Drigo (HR Manager, Coop Alleanza 3.0), Martina Marmotta (Head of Internal Communication, Training & Organizational Development, Italo), Federica Mastromarino (Global HR Director, Save the Duck) e Sara Pallavicini Guerra (Human Resources Business Partner, Fedrigoni). 

Insieme esploreranno come modelli educativi più flessibili, tecnologie realmente utili e un approccio relazionale possano trasformare chi lavora in un protagonista consapevole della crescita aziendale, e non solo. Perché l’empowerment autentico non nasce dal comfort, ma dalla possibilità di mettersi in gioco, sperimentare e far emergere ciò che rende ciascuno indispensabile.

Rallentare per andare più lontano

Nel lavoro di oggi ci sono più KPI che minuti, più notifiche che respiri e più urgenze di quanto il buon senso possa reggere. Ed è proprio dentro questo rumore che Howay sceglie una strada un po’ controcorrente: invece di promettere l’ennesima scorciatoia per fare tutto più in fretta, propone di rimettere al centro l’intenzionalità

Rallentare non è perdere terreno, è scegliere dove mettere davvero attenzione, tempo ed energia. Ed è sorprendente quanto questo semplice cambio di passo renda più efficace qualsiasi percorso formativo. Molte aziende arrivano con un obiettivo in testa, di solito fare formazione, subito, come se aggiornarsi fosse un compito da spuntare prima che interferisca con il lavoro “vero”. Ma le domande da porsi sono altre: serve alla persona? È il momento giusto? Rispecchia ciò che può accelerare la sua crescita, non solo quella dell’organizzazione?

L’intenzionalità è ciò che separa una formazione riempitiva da un’esperienza che orienta. Significa decidere cosa ha senso imparare oggi, quali competenze lasciar andare e quali far maturare con calma. Significa fermarsi abbastanza a lungo da riconoscere il proprio valore unico e capire come farlo emergere. Perché il talento non è un’etichetta, è una direzione. 

Una buona formazione non scarica contenuti, ma cambia ritmo, apre prospettive, mette in moto nuove domande. E forse la vera rivoluzione sta proprio qui: rallentare quando tutto accelera, non per sottrarsi, ma per tornare a vedere il lavoro con lucidità. In un mondo che corre, la concentrazione è un superpotere e il tempo per apprendere non è un lusso, ma una scelta di leadership.

Howay e HR Forum: i vantaggi nel rallentare 

Procedere con calma, nel lavoro, sembra quasi un’eresia, perché siamo abituati a pensare che chi corre di più vince. Ma nella formazione aziendale succede l’esatto contrario: quando si pianifica in fretta, si finisce spesso per investire tempo e budget in percorsi che non servono davvero oppure non parlano alle persone giuste. 

Fermarsi a riflettere paga perché permette di capire quali competenze servono oggi e quali saranno utili domani, senza riempire i dipendenti di contenuti che non avranno modo di applicare. In altre parole, la calma non rallenta la crescita, ma la rende più precisa.

Quando un’azienda si concede il tempo di parlare con le persone, ascoltare i bisogni e leggere i contesti, emergono richieste che non arriverebbero mai da un percorso impostato di fretta e inflessibile. E, in aggiunta, la formazione diventa più efficace perché viene scelta, non subita. Si tratta di una strategia che riduce sprechi, aumenta l’ingaggio e porta risultati misurabili

Un altro vantaggio è la chiarezza: osservare con calma cosa funziona, cosa va abbandonato e cosa merita uno spazio diverso permette di costruire piani formativi sostenibili, che non bruciano energie ma le moltiplicano.

Procedere con intenzionalità crea anche un impatto culturale, in quanto comunica alle persone che il tempo che dedicano ad apprendere è prezioso, non un extra da ritagliare tra una riunione e l’altra. E quando la formazione assume valore, si abbassa la resistenza, cresce la motivazione e si sviluppano competenze più solide.

Ecco perché noi di Howay analizziamo con attenzione il contesto aziendale, gli obiettivi, il reparto HR e le persone che ne fanno parte, prima di elaborare piani formativi personalizzati, che consentano di crescere, dando reale valore alle potenzialità di ciascuno.

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