Una delle soluzioni contrattuali che negli ultimi anni ha preso sempre più piede è lo Staff Leasing, una particolare forma di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato, che è stata reintrodotta con la Legge 191/2009.
Pur essendo meno conosciuto rispetto al contratto a tempo determinato, lo Staff Leasing rappresenta comunque un’opportunità per imprese e lavoratori: consente alle prime di ottimizzare i processi di selezione e gestione del personale, e ai secondi di accedere a un impiego stabile, senza rinunciare alla varietà e alla crescita professionale, attraverso percorsi formativi aggiornati e ben strutturati.
In questo articolo daremo maggiori delucidazioni su questo tipo di contratto, cosa prevede e quali vantaggi offre. Faremo anche chiarezza sui limiti di utilizzo previsti dalla normativa e sulle situazioni in cui non è applicabile.
Un approfondimento che può tornare utile anche per le aziende in cerca di nuovo personale qualificato da inserire nell’organico.
Lo Staff Leasing è una particolare tipologia contrattuale che consente ad un’azienda di utilizzare lavoratori assunti da un’agenzia per il lavoro, senza instaurare un rapporto diretto con i dipendenti stessi. In sostanza, il lavoratore è formalmente assunto dall’agenzia, ma svolge la propria attività presso l’azienda utilizzatrice, sotto la sua direzione e controllo quotidiano.
Si tratta di una forma di collaborazione flessibile e strutturata, molto utilizzata in settori dove è necessario gestire con efficacia flussi di lavoro variabili, ma con una prospettiva più stabile rispetto alla somministrazione a tempo determinato. Il contratto di Staff Leasing è infatti a tempo indeterminato tra il lavoratore e l’agenzia, mentre l’azienda utilizzatrice stipula un contratto commerciale con l’agenzia per "noleggiare" il personale per la durata necessaria.
La durata della missione presso l’azienda può variare ampiamente, in base alle esigenze organizzative, ai picchi produttivi o alla volontà di integrare gradualmente nuove risorse. Tuttavia, il contratto tra azienda e agenzia è rinnovabile, e può prevedere anche periodi lunghi, purché resti conforme ai limiti stabiliti dalla normativa vigente.
Ricordiamo che a somministrare lo Staff Leasing sono le agenzie per il lavoro autorizzate, iscritte nell’apposito albo del Ministero del Lavoro.
Sebbene lo Staff Leasing e il contratto a tempo determinato possano sembrare simili, poiché entrambi consentono alle aziende di gestire il personale in modo flessibile, in realtà si basano su logiche contrattuali molto diverse.
Partiamo dai punti in comune: entrambi gli strumenti sono utilizzati per far fronte ad esigenze temporanee o stagionali, permettendo alle imprese di evitare l’assunzione diretta e di adattarsi ai flussi di lavoro. In entrambi i casi, inoltre, l’azienda può contare su lavoratori pronti all’uso, selezionati da un ente esterno (nel caso dello Staff Leasing, un’agenzia per il lavoro; nel contratto a termine, un iter di selezione può comunque essere demandato a società specializzate).
Le differenze principali, però, sono significative. Nel contratto a tempo determinato, il dipendente è assunto direttamente dall’azienda utilizzatrice per un periodo limitato, con vincoli ben precisi su durata e rinnovi. Nello Staff Leasing, invece, il lavoratore ha un contratto a tempo indeterminato con l’agenzia e viene assegnato all’azienda solo per la durata della missione. Questo consente all’impresa di avvalersi di una risorsa nel lungo periodo, senza però occuparsi della gestione contrattuale o contributiva.
Inoltre, lo Staff Leasing offre una maggiore tutela legale e contrattuale, sia per l’azienda (meno responsabilità dirette) sia per il lavoratore (stabilità occupazionale garantita dall’agenzia).
Lo Staff Leasing non è vantaggioso solo per le aziende, ma può rappresentare una soluzione interessante anche per i lavoratori, in prima istanza perché la sua assunzione a tempo indeterminato avviene sotto un’agenzia, che lo indirizza verso le aziende per periodi di tempo limitati. Ciò significa che gode comunque della stabilità contrattuale tipica di un tempo indeterminato, pur svolgendo mansioni in contesti diversi, con la possibilità di arricchire il proprio bagaglio professionale.
Tra i principali benefici c’è dunque una maggiore sicurezza occupazionale, poiché anche nei periodi in cui il lavoratore non è in missione, l’agenzia continua a garantirgli uno stipendio (chiamato anche indennità di disponibilità) e a versare i contributi previdenziali. Inoltre, il lavoratore può accedere alla formazione gratuita, corsi di aggiornamento, supporto nell’orientamento e nella crescita professionale, grazie ai programmi formativi promossi dalle stesse agenzie, come quelli offerti da Howay, che possono garantire anche una riqualificazione in vista di posizioni lavorative più gratificanti.
Dal punto di vista normativo, il dipendente in Staff Leasing gode degli stessi diritti e tutele del personale assunto direttamente dall’azienda utilizzatrice: ferie, malattia, maternità, sicurezza sul lavoro e retribuzione secondo il contratto collettivo nazionale (CCNL) applicato in azienda.
Infine, per chi desidera conciliare stabilità e varietà professionale, lo Staff Leasing è un’opzione concreta: permette di sperimentarsi in ambienti diversi senza rinunciare alla tutela di un contratto stabile. In sostanza, un’opportunità che unisce flessibilità e sicurezza, due elementi molto richiesti nel mercato del lavoro attuale.
Anche se lo Staff Leasing presenta i suoi vantaggi rispetto ad altre forme contrattuali, non è sempre applicabile, come chiarito dallo stesso Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Tali situazioni si possono riassumere come segue:
Facciamo presente che il D.Lgs. 81/2015 ha anche eliminato l’elenco tassativo delle clausole che legittimano questo tipo di contratto, favorendo una piena liberalizzazione dello stesso, purché non si verifichino le condizioni di cui sopra.
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