È stato recentemente rinnovato il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per i lavoratori in somministrazione, frutto di un accordo tra l’Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro (Assolavoro) e le principali sigle sindacali, ovvero Cgil, Cisl, Uil, insieme alle organizzazioni di categoria Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp.
Il nuovo CCNL per la somministrazione risponde all’esigenza di rendere il lavoro più equo, accessibile e tutelato, soprattutto per le categorie considerate più fragili. Donne in maternità, persone con disabilità e lavoratori in condizioni di svantaggio sociale potranno accedere a maggiori opportunità, grazie ad un sistema di protezioni più solido e moderno.
Tra le novità più significative spiccano l’estensione dei diritti legati al welfare aziendale, l’incremento delle tutele sanitarie e previdenziali, e il potenziamento dei percorsi formativi finanziati da Forma.Temp, che diventano uno strumento ancora più incisivo per agevolare l’ingresso (o il reinserimento) nel mercato del lavoro.
In qualità di ente formativo del gruppo W Group, attivamente coinvolto nella formazione professionale e finanziata in collaborazione con le agenzie MAW e Injob, Howay propone nei prossimi paragrafi un’analisi chiara e completa del nuovo contratto, mettendo in luce gli elementi che segnano un reale passo avanti nella tutela dei lavoratori.
Dopo oltre due anni di trattative, lo scorso febbraio 2025 è stato siglato a Roma il nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per i lavoratori in somministrazione. Come anticipato, l’accordo è stato sottoscritto da Assolavoro insieme a Cgil, Cisl, Uil e alle rispettive sigle di categoria (Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp), entrando ufficialmente in vigore dal 21 luglio 2025, con validità per i prossimi tre anni.
Il nuovo contratto riguarda circa un milione di lavoratori attivi nel settore della somministrazione (secondo i dati 2024) e coinvolge oltre l’85% delle agenzie del lavoro, rappresentate per l’appunto da Assolavoro. Le parti lo definiscono un contratto innovativo, inclusivo e strategico, capace di rafforzare la qualità occupazionale e affrontare con maturità le trasformazioni del mercato del lavoro.
Uno degli aspetti centrali del rinnovo contrattuale è l’attenzione rivolta alle categorie lavorative più vulnerabili, che per la prima volta trovano strumenti concreti a tutela dei propri diritti. Parliamo di misure pensate per sostenere donne in maternità (sia con contratti a termine che a tempo indeterminato), lavoratori affetti da malattie gravi o degenerative, persone migranti con permesso di soggiorno, chi risiede in zone molto distanti dal luogo di lavoro o si trova in situazioni di marginalità sociale.
Sono inoltre previste tutele contro le molestie sul luogo di lavoro e un sostegno economico dedicato alle donne vittime di violenza. Queste novità, oltre a rispondere ad esigenze reali di salute e benessere, intendono rafforzare anche le politiche di fidelizzazione dei lavoratori, tema che si sta imponendo con forza in un mercato del lavoro sempre più dinamico e selettivo.
Uno degli aspetti che rende il nuovo CCNL per la somministrazione particolarmente rilevante è il forte rinnovamento delle misure di welfare, pensate per rispondere ai nuovi bisogni dei lavoratori. Difatti, l’Accordo introduce strumenti di tutela e supporto molto più mirati rispetto al passato, potenziando quelli esistenti e integrandoli con nuove prestazioni a sostegno della vita professionale e personale.
Ecco le principali novità introdotte:
1. Maggiori indennità per le prestazioni esistenti: Tutte le indennità già previste sono state aumentate del 20%. Un adeguamento importante che rende più efficace l’intero sistema di welfare contrattuale.
2. Contributi per maternità: Le lavoratrici in gravidanza e nel periodo post-parto potranno contare su contributi dedicati, che si aggiungono alla tutela economica specifica in caso di interruzione della missione. In quest’ultimo caso, l’indennità corrisponderà all’ultima retribuzione mensile percepita fino al compimento del primo anno di vita del bambino.
3. Sostegno alle donne vittime di violenza o molestie: È previsto un supporto economico per le lavoratrici che affrontano situazioni di violenza, sia dentro che fuori dal luogo di lavoro. Un segnale forte e necessario in un contesto che troppo spesso resta silenzioso.
4. Rimborso per baby-sitting: Per conciliare lavoro e famiglia, il contratto introduce la possibilità di ottenere rimborsi per spese legate al baby-sitting. Un aiuto significativo soprattutto per chi ha figli piccoli e poca rete di supporto.
5. Rimborsi per il trasporto extraurbano nei percorsi formativi: I discenti impegnati in attività di formazione potranno beneficiare di una copertura dei costi di trasporto extraurbano, per facilitare la partecipazione anche a chi abita lontano dai centri di formazione.
6. Rimborso per rinnovo del permesso di soggiorno: Per i lavoratori stranieri è previsto un rimborso delle spese relative al rinnovo del permesso di soggiorno. Un gesto che va nella direzione dell’inclusione e della riduzione degli ostacoli burocratici.
7. Contributo per la mobilità territoriale: La misura esistente viene semplificata e rafforzata, con l’obiettivo di agevolare chi deve spostarsi per motivi lavorativi, fornendo supporto a chi trova opportunità di carriera lontano da casa.
8. Nuova assicurazione sanitaria avanzata: Dal 1° giugno 2025, tutti i lavoratori in somministrazione (con almeno 12 mesi di anzianità dal 1° gennaio 2023) avranno accesso a una copertura sanitaria potenziata. Vale sia per contratti a termine che a tempo indeterminato.
9. Indennità di disponibilità più alte: Cresce l’indennità per chi è coinvolto in procedure di ricollocazione. Da 1.000 a 1.150 euro per i full-time e da 500 a 575 euro per i part-time. Per chi non è in missione né inserito in percorsi di ricollocazione, l’indennità sarà di 1.000 euro (full-time) e 500 euro (part-time).
10. Incentivi per l’occupabilità: Previsti incentivi economici per diversi casi, tra cui lavoratori a tempo indeterminato, agenzie che sottoscrivono contrattazione di secondo livello, ricollocazioni tramite il “Basket CV”, gravidanze e infortuni. L’obiettivo è premiare comportamenti virtuosi e favorire la continuità lavorativa.
Nel prossimo paragrafo entreremo nel merito di un altro pilastro fondamentale del nuovo CCNL, ovvero la formazione. Un ambito che riceve oggi un investimento senza precedenti, con una gestione condivisa delle risorse e un orientamento strategico alla crescita delle competenze.
Tra le novità più significative introdotte dal rinnovo del CCNL per la somministrazione, la formazione occupa un posto centrale. L’accordo disciplina in modo chiaro e condiviso l’utilizzo di oltre 160 milioni di euro del fondo Forma.Temp, destinati a finanziare attività formative in linea con le nuove disposizioni normative del Collegato Lavoro (in vigore da gennaio 2025). Ciò significa maggiore trasparenza, efficienza e coordinamento tra Agenzie per il Lavoro, aziende e formatori, con l’obiettivo di rendere la formazione un vero strumento di crescita per lavoratori e imprese.
Nel solo 2024, grazie al coinvolgimento delle Agenzie, sono stati formati gratuitamente oltre 400.000 corsisti e almeno un terzo di questi ha avuto accesso immediato ad una reale opportunità di inserimento lavorativo, a dimostrazione del legame sempre più stretto tra formazione e occupabilità.
In questo scenario, Howay è un partner esperto nella formazione finanziata. Da anni, infatti, supportiamo aziende e lavoratori attraverso i fondi Forma.Temp, con un’offerta che che prevede più servizi:
I nostri corsi spaziano dalla formazione di base (lingue straniere, sicurezza sul lavoro) alla riqualificazione professionale, fino allo sviluppo di nuove competenze tecniche e trasversali richieste dall’attuale mondo del lavoro. Un approccio completo e modulabile, pensato per accompagnare ogni lavoratore nel proprio percorso di crescita e offrire alle aziende strumenti utili per attrarre, formare e trattenere i talenti.
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