Tra le professioni più ricercate a livello globale spicca senza dubbio quella del magazziniere. E non è difficile capirne il motivo: ogni azienda che gestisce merci, scorte o spedizioni ha bisogno di personale qualificato in grado di organizzare, movimentare e monitorare i flussi di magazzino in modo efficiente.
Ma cosa fa un magazziniere, esattamente? Oltre alle attività fisiche legate alla movimentazione dei carichi, che richiedono una buona forma fisica e l’assenza di patologie che possano compromettere la sicurezza, questo ruolo richiede anche doti di precisione, affidabilità e capacità di lavorare in team. Infatti, il magazzino è un ambiente dinamico dove la collaborazione è essenziale per garantire la continuità operativa.
In questo articolo esploreremo nel dettaglio le mansioni tipiche del magazziniere, le competenze richieste e le possibilità di formazione. A tal proposito, segnaliamo che Howay propone un corso dedicato ai fondamenti di logistica e magazzino, con un approccio pratico e orientato al lavoro, ideale per chi desidera inserirsi rapidamente nel settore o riqualificarsi.
Per definizione, il magazziniere è un operatore logistico specializzato nella gestione fisica e documentale delle merci all’interno di un magazzino. La sua figura è trasversale a moltissimi settori, dal commercio all’industria, dalla grande distribuzione alla logistica integrata, ed è proprio questa versatilità a renderlo uno dei profili più richiesti nel mercato del lavoro.
Secondo i dati pubblicati da Unioncamere e ANPAL nel Bollettino Excelsior 2024, i magazzinieri e conduttori di macchinari per il movimento merci rientrano stabilmente tra le prime 10 professioni più ricercate in Italia, con oltre 65.000 assunzioni previste nell’arco di un solo trimestre.
Per quanto riguarda l’inquadramento contrattuale, non esiste un unico CCNL di riferimento: il contratto varia in base al settore di appartenenza dell’azienda. Tra i più utilizzati troviamo il CCNL Commercio, dove il magazziniere può essere inquadrato tra il 5° e il 3° livello, e il CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, che prevede una classificazione simile ma con mansioni più specifiche legate al trasporto e allo stoccaggio. Ad influire sull’inquadramento sono le competenze tecniche, l’esperienza pregressa e l’eventuale possesso di patentini per l’uso di muletti o mezzi speciali.
Il lavoro del magazziniere va ben oltre il semplice “spostare pacchi”. Si tratta di una figura essenziale nella catena logistica, incaricata di garantire che il flusso delle merci sia ordinato, sicuro ed efficiente. Ecco nel dettaglio le sue principali attività:
Come si può notare, il magazziniere è una figura organizzata, precisa e fondamentale per il corretto funzionamento della logistica aziendale.
Per diventare magazziniere non è necessario avere una laurea o un titolo di studio specifico: nella maggior parte dei casi è sufficiente un diploma di scuola secondaria, anche se alcune aziende assumono con la sola licenza media, soprattutto se il candidato ha già esperienza o ha frequentato corsi mirati.
Un passo fondamentale è la formazione obbligatoria sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, prevista dal D.Lgs. 81/2008. Ogni magazziniere deve infatti seguire un corso base sulla sicurezza generale, e spesso anche uno specifico per il rischio medio o alto, a seconda dell’azienda in cui lavorerà.
Esistono poi dei percorsi dedicati alla logistica e alla gestione del magazzino, come quello offerto da Howay, che fornisce le competenze pratiche per lavorare sin da subito in un contesto organizzato. Si affrontano temi come l’uso del gestionale di magazzino, la preparazione degli ordini, le tipologie di imballo e le procedure di inventario.
Un elemento sempre più richiesto è il patentino per il carrello elevatore (muletto), obbligatorio per poter guidare mezzi di sollevamento merci. Il patentino si ottiene con un breve corso teorico-pratico e consente di accedere a molte più opportunità lavorative.
Infine, è sempre apprezzata una buona conoscenza di base dei software gestionali e, se possibile, una minima familiarità con l’inglese tecnico.
Con la corretta formazione e determinazione, è possibile iniziare a lavorare come magazziniere in tempi brevi, anche senza esperienze pregresse.
Lo stipendio di un magazziniere in Italia varia a seconda di diversi fattori: il settore di impiego, l’esperienza maturata, la zona geografica e soprattutto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro applicato.
Nel CCNL Commercio, per esempio, un magazziniere inizia generalmente da un inquadramento di 5° livello, con uno stipendio base che si aggira tra i 1.200 e 1.400 euro netti al mese. Con l’esperienza e mansioni di maggiore responsabilità, si può arrivare fino a 1.600-1.800 euro netti, specialmente se si ricoprono ruoli da responsabile di magazzino.
Nel CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, le cifre possono essere leggermente più alte, soprattutto se si lavora per aziende strutturate o in ambito internazionale. Qui un magazziniere può percepire anche 1.500-1.700 euro netti fin dall’inizio, con possibilità di crescita fino a oltre 2.000 euro per ruoli con mansioni operative avanzate, gestione di team o coordinamento della logistica interna.
Ad influenzare lo stipendio ci sono anche turni notturni, straordinari, indennità di rischio o di carico/scarico, e ovviamente l’anzianità. Inoltre, chi acquisisce certificazioni extra (come carrelli speciali, software gestionali avanzati, ERP) o dimostra capacità organizzative, può ambire a ruoli come:
Queste figure non solo guadagnano di più, ma hanno anche maggiori prospettive di crescita, soprattutto se inserite in contesti aziendali strutturati o internazionali. In altre parole, partire come magazziniere può essere l’inizio di una carriera solida e ben retribuita.
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