Ogni contratto di lavoro prevede il diritto alla formazione, ma per quanto riguarda il CCNL Metalmeccanico sono state date delle disposizioni di legge ben precise, specificate all’articolo 7 del contratto nazionale, che si riferiscono al diritto soggettivo alla formazione.
In sostanza, si prevedono 24 ore di formazione per ciascun dipendente, fruibili nell’arco di 3 anni per acquisire competenze tecniche, gestionali, trasversali, linguistiche o informatiche. Si tratta di un progetto nato per favorire lo sviluppo delle proprie capacità alla luce di un mercato del lavoro in continua evoluzione, garantendo vantaggi sia per le aziende, che per i singoli dipendenti.
L’esperienza di Howay nel settore della formazione è diventata da anni una guida per numerose Aziende, al fine di supportarle nella scelta dei corsi più adatti da offrire al personale, per restare competitivi nel proprio settore e sviluppare le skills di base. In questo articolo scopriremo cosa prevede il diritto soggettivo alla formazione presente nel CCNL Metalmeccanico.
Il diritto soggettivo alla formazione nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per l'Industria Metalmeccanica rappresenta un'importante misura volta a promuovere la crescita professionale dei lavoratori. Introdotto con il rinnovo contrattuale del 26 novembre 2016 e confermato nei successivi aggiornamenti, garantisce a ciascun dipendente l'opportunità di partecipare a percorsi formativi per un totale di 24 ore nell'arco di ogni triennio contrattuale.
La normativa di riferimento è delineata nell'articolo 7 del CCNL Metalmeccanico, che sottolinea l'importanza della formazione continua come strumento essenziale per la valorizzazione delle competenze individuali e per l'incremento della competitività aziendale. In particolare, la formazione continua è considerata cruciale per affrontare le trasformazioni legate all'innovazione tecnologica e al progresso industriale.
Avendo anche come obiettivo di valorizzare le risorse umane, il diritto soggettivo alla formazione si applica a tutti i lavoratori a tempo indeterminato, inclusi quelli part-time, con eventuali adattamenti proporzionali. Inoltre, l'Ipotesi di Accordo del 5 febbraio 2021 ha esteso questo diritto anche ai lavoratori a tempo determinato con contratti di durata non inferiore a nove mesi .
È importante sottolineare che la formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro, prevista dal Decreto Legislativo n. 81/2008, non rientra nel computo delle 24 ore triennali destinate al diritto soggettivo alla formazione. Ciò significa che le aziende devono garantire separatamente sia la formazione obbligatoria in tema di sicurezza sia quella relativa al diritto soggettivo alla formazione continua.
Ora che abbiamo chiarito in cosa consiste questa tipologia di diritto alla formazione, ci si potrebbe chiedere come possa esercitarlo il lavoratore. In breve, si deve presentare una richiesta formale all'azienda entro dieci giorni lavorativi dall'inizio dell'attività formativa prescelta. È responsabilità dell'azienda individuare e programmare tali percorsi, in collaborazione con la Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU), laddove presente. In assenza di iniziative aziendali, i lavoratori possono autonomamente cercare e partecipare a corsi esterni, con un contributo alle spese a carico dell'azienda fino a un massimo di 300 euro.
I soggetti abilitati a erogare questi percorsi formativi includono:
A tal proposito, l’ente formativo Howay può supportare le aziende nella scelta di percorsi formativi strutturati che possano garantire lo sviluppo delle competenze individuali dei propri dipendenti e adempiere agli obblighi normativi del CCNL.
Facciamo presente che le attività formative devono svolgersi durante l'orario di lavoro, senza comportare una riduzione della retribuzione. Se l'azienda non riesce a garantire le 24 ore di formazione entro il triennio, le ore che avanzano possono essere cumulate a quelle dell’aggiornamento contrattuale successivo.
Viceversa, se il lavoratore non sfrutta il proprio diritto alla formazione entro il triennio, le ore non utilizzate non sono cumulabili con il triennio successivo e vengono quindi perse. Pertanto, consigliamo di pianificare con attenzione la propria formazione per beneficiare appieno delle opportunità offerte dal contratto.
Il CCNL Metalmeccanico attribuisce alle aziende il compito di individuare e programmare, anche con il supporto di Howay, percorsi formativi adeguati alle esigenze dei lavoratori e coerenti con il contesto produttivo. Questi percorsi possono riguardare, per esempio, l'acquisizione di competenze trasversali, linguistiche, digitali, tecniche o gestionali, con l'obiettivo di migliorare l'adattabilità dei lavoratori alle evoluzioni del mercato del lavoro.
Vediamo più nel dettaglio cosa prevedono le diverse aree di sviluppo:
Tali competenze sono progettate per rispondere alle esigenze sia dei lavoratori che delle aziende, promuovendo l'innovazione industriale anche dal punto di vista del personale coinvolto.
L'esercizio del diritto soggettivo alla formazione comporta dei vantaggi per tutti i soggetti coinvolti. In particolare, per le aziende si prevede:
Ogni lavoratore del settore metalmeccanico dovrebbe usufruire del proprio diritto di formazione continua, prima di tutto perché consente di acquisire nuove abilità, aumentando la professionalità e il valore sul mercato del lavoro. Con la tecnologia in continua e evoluzione e il mercato globalizzato in ogni ambito, è impensabile non aggiornarsi per tempo.
Inoltre, avere delle competenze aggiornate riduce il rischio di obsolescenza professionale, offrendo maggiore stabilità occupazionale. Ciò significa che il rischio di rimanere disoccupati si riduce considerevolmente. Da non trascurare, infine, il fatto che la formazione apre le porte a possibilità di avanzamento di carriera e a ruoli di maggiore responsabilità all'interno dell'azienda, come quelli dirigenziali e manageriali.
In sostanza, l'attuazione del diritto alla formazione continua crea un circolo virtuoso che beneficia l'intero ecosistema aziendale, promuovendo lo sviluppo professionale dei lavoratori e la competitività delle imprese.
Approfondimenti: